Il mestiere della centralinista hard

Filomena è una ragazza di 25 anni originaria del Meridione. Da quando si è trasferita nel Nord Italia, ha intrapreso una carriera da centralinista per un call center di linee erotiche, e da allora la sua vita è cambiata in meglio. No, non per i soldi – o comunque non solo per quelli – ma anche e soprattutto per la possibilità di migliorare la quotidianità delle persone con cui entra in contatto e di regalare loro dei momenti di vero piacere, che si tratti di pochi istanti o di lunghe conversazioni.
A proposito, Filomena, quanto dura in genere una chiamata?
A differenza di quel che si potrebbe essere portati a pensare, di solito le telefonate sono piuttosto brevi, e non sono rari i casi in cui durano un paio di minuti al massimo. Mi sono resa conto, infatti, che quasi tutti gli uomini che mi chiamano non aspettano me per iniziare a divertirsi, ma cominciano già da prima: insomma, nel momento in cui io mi inserisco nella loro ricerca del piacere, loro sono già a buon punto, e aspettano solo che io con la mia voce e le mie dolci parole contribuisca al risultato finale.
E tu che cosa fai mentre sei al telefono?
Impossibile dare una risposta univoca perché dipende tutto dalle persone con le quali mi relaziono. Può accadere, per esempio, che l’uomo con cui sono al telefono sia di mio gradimento e mi regali dei brividi, e in tal caso non mi faccio problemi e inizio a toccarmi proprio come sta facendo lui. Se ciò non succede, comunque, il mio impegno è assoluto nel garantire al mio interlocutore il più potente degli orgasmi che lui abbia mai avuto, anche per dimostrargli che il sesso al telefono non ha niente da invidiare a quello che si fa dal vivo. Anzi…
Anzi?
Beh, negli incontri dal vivo c’è una lunga serie di controindicazioni che vengono meno quando si ha a che fare con le chiamate hot: in quest’ultimo caso non devi preoccuparti di come sei vestito o vestita, non ti devi preparare in anticipo, non devi stare attento a quello che mangi o a cosa bevi perché poi potresti avere l’alito cattivo, e così via. Insomma, una linea hard è soprattutto sinonimo di libertà: la libertà di essere sé stessi, ma anche quella di avanzare le richieste più strane e le proposte meno usuali, con la consapevolezza che all’altro capo del filo non ci sarà nessuno che si scandalizzerà.
Tu quindi non ti sei mai scandalizzata per qualche avance un po’ sopra le righe?
Decisamente no, e anzi mi fa piacere quando si va al di là dei binari della tradizione. Le solite domande sono ben accette, sia chiaro, ma se poi si sconfina nelle fantasie più pruriginose o nei pensieri più pruriginosi non posso che esserne ben lieta. Ognuno di noi ha un sacco di istinti che tende a reprimere e che non aspettano altro che essere liberati.
Grazie per aver accettato di rispondere alle nostre domande, e in bocca al lupo!