Call center erotici, le confessioni di una centralinista

Il lavoro di una centralinista di un call center erotico può essere considerato una passione a tutti gli effetti? E quali sono le motivazioni che inducono una donna ad avventurarsi in questo tipo di attività? Abbiamo posto queste e altre domande a una ragazza di poco più di 30 anni, Lisa, che vive nel Sud Italia e che ormai da tempo ha fatto delle linee hard una parte fondamentale della propria vita e della propria quotidianità.
Lisa, ti possiamo definire una operatrice del sesso telefonico?
No, dai, questa definizione mi sembra molto fredda, e soprattutto distante da quella che è la mia vera attività. La mia missione più importante, infatti, consiste nel regalare un po’ di piacere a chi mi chiama, che sia per pochi minuti o per un’ora intera.
E come lo regali questo piacere?
A differenza di quel che si potrebbe immaginare, le mie conversazioni si svolgono in tanti modi diversi, a seconda delle esigenze e delle attese di chi telefona. Non è detto, dunque, che si percorrano sempre le strade più trasgressive e che i dialoghi siano spinti: a volte le conversazioni possono risultare estremamente dolci e coinvolgenti, perché dietro ogni desiderio piccante ci sono comunque i sentimenti e le emozioni di una persona come me.
Pensi che la tua attività sia immorale?
Che cosa ci può essere di immorale nell’offrire un po’ di benessere a una persona che ne ha bisogno e che non fa niente di male? Non solo non ritengo le linee hard immorali, ma anzi le considero preziose e importanti, soprattutto per le persone che si ritrovano da sole, magari perché hanno perso la propria partner per un lutto o perché, per le varie circostanze della vita, non hanno avuto l’opportunità di trovare l’anima gemella. Anche loro hanno il diritto di fantasticare sull’abbigliamento intimo che indosso, di dirmi che cosa vorrebbero fare se si trovassero a letto con me e di lasciar sfogare i propri istinti più selvaggi.
Ritieni di avere esperienza nel tuo ambito?
Mettendo da parte la falsa modestia ho la certezza di essere molto brava in quello che faccio. D’altro canto in un settore come il mio non è difficile capire le reazioni di chi chiama e ottenere dei feedback diretti o indiretti. Con me non si lamenta mai nessuno, forse perché ho la capacità di mettere a proprio agio tutti coloro che telefonano, che si tratti di un impiegato o di un pensionato, di un dirigente di azienda o di un insegnante.
Perché, ti chiamano anche gli insegnanti?
Per quale motivo non dovrebbero farlo? Forse anche loro non hanno desideri e istinti? Quello che conta è saper trovare la chiave, per ogni persona, che sblocchi i desideri e che la faccia sciogliere. Molto spesso mi trovo a interagire con uomini e ragazzi timidi che nella vita di tutti i giorni sono frenati nei rapporti con l’altro sesso. Ebbene, grazie ai miei minuti bollenti non hanno niente di cui preoccuparsi, e anzi si possono scatenare per ore e ore.